domenica 26 febbraio 2012

TIAMO


TI AMO..
Quante volte glielo aveva detto .. non le avrebbe neanche potute contare..che senza sosta e quasi con dispetto.
L’aveva sussurrato,  scritto,  pianto, glielo aveva  persino cantato, un giorno su una panchina al parco con gli occhi bassi, un po per l’imbarazzo e un po per scherzo.. Un suono così tondo, ti amo, con quella O ch’era un abbraccio stretto e quella M, madre di consonanti robuste e appaiate.
E senti come suona  si diceva.. come una cosa buona   … T I A M O…
Chiudeva dentro un cerchio tutto il bene del mondo e tutto il male fuori, che quell’amore detto e manifesto illuminava il buio e sorreggeva il passo..
Ti amo, ti gradisco di rispetto.. ti difendo, ti trattengo e ti accolgo.. Ti amo e sono cosa tua senza difetto…

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