martedì 21 febbraio 2012


Mai esagerare con gli anti infiammatori...
E s’accorse di lei che era perla preziosa, e luminosa e rara, mare profondo e albero frondoso, anima nata da uno sbadiglio del Dio della bellezza, languida e voluttuosa. Sulidamor il sultano, si innamorò di lei.. Nimesulide, la schiava.. Ai piedi sandali di cuoio adorni di gemme e cristalli di rocca e le sue braccia ali, cinte da anelli di filigrane fiorate, fra i suoi capelli intrecci di fiori e rami di pesco, le sue labbra rugiada e gli occhi erano notti che non volevano essere scordate. Valli e colline il ventre ed i suoi seni, colonne d’avorio le sue cosce, incenso e rose il suo fiato leggero e melodie struggenti, il suono delicato delle sue parole.. Vento, pioggia e ristoro, il movimento lento di una mano.. lacrime e desiderio… A notte, videro tutti  Sulidamor il sultano, vestito di broccati e sete, impreziosito da quel suo amore raro e incontinente, sul suo cavallo alato  Aulin, e la sua schiava amata Nimesulide.. padrone dell’amore e delle mille bellezze, volare in contro alla luna … 

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