Numero 104... L’estate era
stata così calda che giù alla cava stavano tutto il giorno.. non c’era un filo
d’ombra, ma c’era l’acqua, le voci risuonavano come se biglie di vetro e
di metallo rimbalzassero sul muro trasparente di quel cielo.
Davide, quello che fumava nella fotografia fatta dal prete, aveva
un dente rotto, lui diceva un cazzotto, ma era scivolato mentre scappava
via, la cinghia di suo padre lo braccava. C’era la Silvia
nella fotografia, con le calzette bianche e la sua gonna a pieghe, era il
'65.. e c’era Pippi le mani che già grandi, scioglieva lungo
i fianchi, la gamba accavallata a un grosso sasso e le labbra
carnose, sorrideva, pensando a chi prima o poi l'avrebbe vista, quella
fotografia. L’aria era ferma, immobile, proprio come di carta, e i suoni scivolavano
via certi. Quel mondo che stentava a cominciare come al cinematografo, che si
spegne la luce e poi attacca la musica. La sera poi rientrava, Claudio
era appena nato, suo padre stava zitto con quel senso di colpa dipinto
sulla faccia, fermo in un angolo, guardava alla finestra, e Pippi lo sapeva che
pensava alla pioggia, alla sua bicicletta, alla sua corsa sempre solitaria,
pedalando in salita e ancora più veloce, giù in discesa, per acquistare una
velocità che permettesse di riprendere fiato, e gettar gli occhi
attorno.. che per lui non c’è altro.. Seduta
su una sedia, lei offriva il suo seno a quel bambino, bianco, morbido e
un pò sudato, come fosse del pane.. Non
ne farò di figli io.. si ripeteva Pippi senza voce, e non andrò nemmeno in bicicletta..
S’aprì una porta a vetri, uscì una donna
bianca, per le mani un fagotto di lana, seduti in fila su una panca
metallica, dentro gli occhi l'attesa, sporti verso di lei, certi
d’appartenenza e di sollievo. La donna con la
cuffietta che pareva una cresta, con lo sguardo li scorse, e poi
guardò il neonato.. “è roba mia” ...lo sentirono dire, ma con un fil di voce,
"è roba mia.... c’è una donnina piccola con i capelli neri, dentro
la stanza quattro, al polso le hanno messo un braccialetto, nr. 104.. è roba
mia.. l’ha fatto lei, per me..
Buon compleanno Paolo!!
ari-auguri, dolce mammina nettina!
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