venerdì 6 gennaio 2012


Numero 104... L’estate era stata così calda che giù alla cava stavano tutto il giorno.. non c’era un filo d’ombra, ma c’era l’acqua, le voci risuonavano come  se biglie di vetro e di metallo  rimbalzassero sul muro trasparente di quel cielo.  Davide, quello che fumava nella fotografia fatta dal prete,  aveva un dente rotto, lui diceva un cazzotto, ma era scivolato mentre  scappava via, la cinghia di suo  padre  lo braccava. C’era la Silvia nella fotografia, con le calzette bianche e la sua gonna a pieghe, era il '65.. e c’era Pippi le mani che già grandi, scioglieva lungo i fianchi,  la gamba accavallata  a un grosso sasso e le labbra carnose, sorrideva, pensando a chi prima o poi l'avrebbe vista, quella fotografia. L’aria era ferma, immobile, proprio come di carta, e i suoni scivolavano via certi. Quel mondo che stentava a cominciare come al cinematografo, che si spegne la luce e poi attacca la musica.  La sera poi rientrava, Claudio era appena nato, suo padre stava zitto con quel senso di colpa dipinto sulla faccia, fermo in un angolo, guardava alla finestra, e Pippi lo sapeva che pensava alla pioggia, alla sua bicicletta, alla sua corsa sempre solitaria, pedalando in salita e ancora più veloce, giù in discesa, per acquistare una velocità che  permettesse di riprendere fiato, e gettar gli occhi attorno.. che per lui non c’è altro.. Seduta su una sedia,  lei offriva il suo seno a quel bambino, bianco, morbido e un pò sudato, come fosse del pane.. Non ne farò di figli io.. si ripeteva Pippi senza voce, e non  andrò nemmeno in bicicletta..   
S’aprì una porta a vetri, uscì una donna bianca,  per le mani un fagotto di lana,  seduti in fila su una panca metallica, dentro gli occhi  l'attesa, sporti verso di lei, certi d’appartenenza e di sollievo. La donna con la  cuffietta che pareva una cresta,  con lo sguardo li scorse, e poi guardò il neonato.. “è roba mia” ...lo sentirono dire, ma con un fil di voce, "è roba mia.... c’è una donnina piccola con i capelli neri,  dentro la stanza quattro, al polso le hanno messo un braccialetto, nr. 104.. è roba mia.. l’ha fatto lei,  per me..
Buon compleanno Paolo!!

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