martedì 24 gennaio 2012

Mia..
pane e patate, null'altro che quello, lente le gambe e molli sul pavimento sconnesso, liquidi gli occhi, la lingua legata dentro la bocca vuota, che oltre ai denti manca di parole. Sono finiti i sogni, sono finiti, restano solo i .. mi ricordo.. anch'io me lo ricordo e poi??..e poi le mani artigli senza presa, le vene blu sui dorsi,  fiumi di vita gonfi di peso e di tristezza, negli occhi resta ancora il lume, il simbolo di un si, che troppo han detto, e mi ci perdo. Per quante volte ancora vorrò cercare  fra le tue mani il senso delle mie, e fra i ricordi tuoi un attimo di pace, che non lo trovo perch'è mancato, perchè per pace tu non sei creata, perchè di stirpe, votata alla battaglia, ad una guerra muta e rumorosa, che si è confusa nelle mansioni altrui, ma con coraggio e forza, e senza fine hai continuato a raccontare a me che ho raccattato il filo del discorso, fiato sospeso, dalla tua mano tesa e senza esitazione ho riallacciato il nodo...

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