Mia..
pane e patate, null'altro che quello, lente le gambe e
molli sul pavimento sconnesso, liquidi gli occhi, la lingua legata dentro
la bocca vuota, che oltre ai denti manca di parole. Sono finiti i sogni,
sono finiti, restano solo i .. mi ricordo.. anch'io me lo ricordo e
poi??..e poi le mani artigli senza presa, le vene blu sui dorsi,
fiumi di vita gonfi di peso e di tristezza, negli occhi resta ancora il
lume, il simbolo di un si, che troppo han detto, e mi ci perdo. Per quante
volte ancora vorrò cercare fra le tue mani il senso delle mie, e fra i
ricordi tuoi un attimo di pace, che non lo trovo perch'è mancato, perchè per
pace tu non sei creata, perchè di stirpe, votata alla battaglia, ad una guerra
muta e rumorosa, che si è confusa nelle mansioni altrui, ma con coraggio e
forza, e senza fine hai continuato a raccontare a me che ho raccattato il filo
del discorso, fiato sospeso, dalla tua mano tesa e senza esitazione ho
riallacciato il nodo...
a me piace di più pasta e patate.
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