martedì 17 gennaio 2012

.. di gioia.. d'amore.. e di parole...




S’erano conosciuti sui banchi di una scuoletta serale di scrittura… Lui componeva versi e si infiammava, e rotolava le sue parole in bocca.. a destra e poi a sinistra, caramelle di menta, di zucchero e di vento.. e le annodava a nastri colorati d’ansia e di tempo. Gli occhi come aquiloni lanciava verso l’alto, in aria, incontro al sole.. strofe rimate e ricamate, a volte lievi, ballerine sottili, e a volte grevi, struggenti e lascrimose.. Le dedicava a lei che ne beveva a sorsi e si ubriacava, e di rimando sciorinava storie, su tavole imbandite di senso e di colore.. Storie di terre, di corsi d’acqua, di dolori perduti e ritrovati dentro le tasche piene…Inventava i paesaggi, i visi, i personaggi, burattini di pezza e di parole che mescolava a vita. E li muoveva, e ci giocava, come bambole mosse da mille volontà, in un mondo fantastico e irreale che regalava a lui in pegno del suo amore. Per far passare il tempo, che fosse lieve lieve, che alleggerisse il cuore…Fu un amore veloce, quanto il tempo che bastò a nominarlo, e intenso come il mattino che non ti vuoi svegliare, e stretto come un nodo di gambe dentro a un  letto.. Un’amore di versi confusi fra i capelli, di baci sparsi fra le labbra e la carta, un amore di morsi, per lasciar segni certi, per non dimenticare.. Mai più gioioso, verso scritto e riscritto, corretto mille volte e mille volte letto, amore ad ogni ora ed in ogni momento, mai più lievi parole, e mani, e sensi ..e mai più breve.. a lasciar traccia di se, senza dolore…



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