sabato 17 marzo 2012

sabato mattina



























È un’ora così intensa questa del giorno.. impalpabile e irreale ..silenziosa e serena. Perché la luce è già, ma i lampioni sono ancora accesi.. che passa un’auto e ancora  senti il suono dei pneumatici.. che gli uccelletti nel parco.. sfiorano i rami e cip cip cip.. li sento io da qui.. e ho i vetri chiusi. Tra un po tutto urlerà e coprirà anche l’aria di chiasso…di fretta e di ….tutto.. Vorrei aver parole per stender  quel che  provo, in  quest’ora del giorno .. ma non esistono in alcun vocabolario ..tra un pò tutto sarà attività veloce e dispersione, e corsa, mancanza d’attenzione.. tornerà a sopraffarmi, a tirarmi, a stracciarmi di richieste e d’affanno… vorrei restare qui..muta così… accoccolata nella mia briciola di tempo….  a leccarmi le zampe e la coda, a fregarmi le mani e la faccia… a scavar buchi nel muro e seppellirci il pane per domani

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